Questo prodotto non è privo di rischi e il suo utilizzo fornisce nicotina che crea dipendenza. 18+ Prodotto destinato esclusivamente a consumatori adulti di nicotina.
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Quanta nicotina ha una sigaretta tradizionale, una a tabacco riscaldato o una sigaretta elettronica?

Se ti è capitato di fumare sigarette, o magari hai pensato di cambiare tipologia o brand, probabilmente ti sarà capitato di farti domande su cosa si trova all’interno di questi prodotti, e magari la tua attenzione si è soffermata su un dubbio in particolare: ma quanta nicotina c’è in una sigaretta? È una domanda non banale, così come la risposta.
Prima di scendere nei dettagli e vedere quanti milligrammi di nicotina ci sono in una sigaretta tradizionale, in una a tabacco riscaldato o in una sigaretta elettronica, partiamo dalle basi per capire innanzitutto cos’è la nicotina e perché e presente all’interno delle sigarette.

Che cos’è la nicotina

La nicotina è una sostanza chimica alcaloide che viene prodotta naturalmente dalla pianta di tabacco (Nicotiana tabacum) e alcune altre piante della famiglia delle Solanaceae, come la patata e il pomodoro. La nicotina viene sintetizzata nelle radici della pianta di tabacco e quindi trasportata verso le foglie.

Le foglie della pianta di tabacco contengono concentrazioni variabili di nicotina (solitamente tra l’1% e l’8%), a seconda della varietà della pianta e delle condizioni di coltivazione. Le foglie mature sono generalmente più ricche di questa sostanza rispetto a quelle giovani, e la quantità di nicotina può variare in risposta a fattori ambientali, come la disponibilità di acqua e nutrienti.

Quando si fuma una sigaretta, la nicotina introdotta nell'organismo attraverso il fumo inalato viene rapidamente assorbita nel flusso sanguigno e si diffonde in tutto il corpo, raggiungendo il cervello e altri organi. L'uso continuato di nicotina crea dipendenza e ha effetti negativi sulla salute umana significativi, che possono essere anche molto dannosi.

Cosa dice la legge sulla quantità di nicotina in una sigaretta

Se fino ai primi decenni del Novecento la quantità di sostanze all’interno delle sigarette non era particolarmente regolamentata, in tempi più recenti si è assistito a una progressiva stretta e a un maggior controllo di ciò che è presente all’interno dei prodotti del tabacco, con lo scopo di salvaguardare maggiormente la salute dei consumatori. Nel nostro continente, ad esempio, è stata la stessa Unione Europea a varare delle direttive che sono state poi recepite all’interno dei singoli paesi facenti parte dell’Ue.

In Italia, il Decreto Legislativo 24 giugno 2003, n. 184 “Attuazione della direttiva 2001/37/CE in materia di lavorazione, presentazione e vendita dei prodotti del tabacco” ha stabilito che, a partire dal 2004, il tenore massimo di nicotina per le sigarette immesse, prodotte e commercializzate in Italia non potesse superare 1 mg per sigaretta. Con l’aggiornamento della direttiva europea 2014/40/CE – applicata in Italia con il Decreto Legislativo 12 gennaio 2016, n. 6 – sono stati stabiliti dei limiti anche per altre due sostanze: il catrame (10 mg per sigaretta) e il monossido di carbonio (10 mg a sigaretta). Inoltre, il decreto aveva inizialmente imposto l’obbligo di riportare il contenuto di queste sostanze su ogni singolo pacchetto di sigarette, salvo poi essere nuovamente modificato, introducendo una più generica avvertenza relativa alla presenza di oltre 70 sostanze cancerogene.

Ma vediamo ora quanta nicotina ha una sigaretta in media, sia nel caso di quelle tradizionali che di quelle a tabacco riscaldato ed elettroniche.

Quanta nicotina contiene una sigaretta tradizionale

La quantità di nicotina presente in una singola sigaretta può variare a seconda di molti fattori, come il tipo di tabacco utilizzato, il processo di lavorazione delle foglie, la dimensione e la forma della sigaretta, e altri fattori legati alla produzione.

Di solito, una sigaretta industriale contiene in media tra 0,65 e 1 grammo di tabacco e ha al suo interno una quantità di nicotina che varia da brand a brand. Nelle sigarette vendute in Italia, nella maggior parte dei casi questa quantità varia tra 0,5 mg e 1 mg di nicotina per sigaretta, ma in alcuni casi scende anche sotto i 0,5 mg. Per chi volesse sapere nel dettaglio il contenuto di ciascun pacchetto di sigarette venduto in Italia, è possibile consultare il listino aggiornato sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato.

Quanta nicotina contiene una sigaretta a tabacco riscaldato

Le sigarette a tabacco riscaldato, dette anche stick di tabacco, hanno una composizione simile a quella delle “bionde” tradizionali, anche se sono progettate e realizzate per essere utilizzate solamente con gli appositi riscaldatori di tabacco come Pulze, che scaldano il tabacco senza bruciarlo. Anche in questo caso sono disponibili sul mercato diverse tipologie di stick, ma la normativa è meno stringente: infatti non è attualmente previsto un limite massimo obbligatorio per gli stick. Comunque, secondo quanto comunicato dai principali produttori, ciascuno stick conterrebbe una quantità di nicotina non superiore a 1 milligrammo per sigaretta.

L’aerosol generato dalle sigarette a tabacco riscaldato contiene quindi nicotina, come avviene con le sigarette standard “a combustione”. Tuttavia, alcuni primi studi hanno riscontrato anche che l’aerosol prodotto dagli stick contiene una minor quantità di HPCP (sostanze chimiche nocive e potenzialmente nocive) rispetto al fumo prodotto dalle sigarette tradizionali.

Quanta nicotina contiene una sigaretta elettronica

Passiamo ora ad un’altra tipologia di sigaretta, ossia quella elettronica, che invece del tabacco utilizza degli appositi liquidi che vengono vaporizzati attraverso un apposito device.
La quantità di nicotina presente nei liquidi per sigarette elettroniche può variare notevolmente in base alla marca, al tipo di liquido e alla concentrazione scelta dall'utente. Solitamente, i liquidi per sigarette elettroniche sono disponibili in una vasta gamma di concentrazioni di nicotina. In Italia vanno da 0 milligrammi per millilitro (mg/ml) - in questo caso si parla di liquidi senza nicotina - fino a 20 mg/ml, limite massimo imposto dalla normativa europea.

In generale, i liquidi per sigarette elettroniche con una concentrazione di nicotina più bassa (solitamente tra 0 e 6 mg/ml) sono destinati a coloro che desiderano ridurre gradualmente la quantità di nicotina che assumono.

Conclusioni

Come abbiamo visto, la risposta più corretta alla domanda “quanta nicotina ha una sigaretta” è: dipende! Esistono infatti diverse variabili legate ad esempio dalla tipologia e dalla quantità di tabacco usato all’interno delle sigarette, o alle preferenze di chi sceglie un determinato liquido per e-cig rispetto ad un altro. Tuttavia, l’Unione Europea ha imposto ormai da diversi anni un tetto limite per le sigarette sia tradizionali che elettroniche, che possiamo riassumere così:
• Per le sigarette tradizionali: la quantità massima di nicotina non può superare 1 milligrammo per sigaretta.
• Per le sigarette a tabacco riscaldato: non è previsto oggi un limite massimo di legge, ma in generale anche queste non superano 1 milligrammo per sigaretta.
• Per le sigarette elettroniche: i liquidi non possono superare la concentrazione massima di nicotina di 20 mg/ml.